L’intero progetto poggia sui vigneti e al centro di tutte le scelte tecniche effettuate
c’è il PINOT NERO, nobile vitigno d’oltralpe, conosciuto in tutto il mondo per i
suoi grandi vini rossi, longevi ed eleganti e per i suoi spumanti pregiatissimi,
ottenuti con metodo classico o champenoise.
I nostri vigneti sono stati realizzati nel rispetto della morfologia del territorio
e delle caratteristiche native dei nostri terreni, operando lavorazioni preparatorie
(scassi) conservative, senza movimenti terra, sbancamenti ed interventi sostanziali
sul profilo dei suoli.
I vigneti hanno due diversi sesti di impianto: mt 2,20 x 0,80 nell’appezzamento
del 2019 (densità 5.680 viti per ettaro), mt 2,40 x 80 (densità 5.208 viti per ettaro)
in quelli del 2021 e 2022.
I cloni di Pinot Nero da noi scelti e coltivati sono: 777, 114, 667, 521. Tra questi
114 e 667 sono più indicati per la spumantizzazione e la preparazione di vini bianchi
e rosé; 521 e 777 sono i grandi classici da vini rossi di pregio.
I portinnesti da noi adottati sono: GRAVESAC, KOBER 5BB, 1103 P, tutti piedi di
buona vigoria, in grado di esplorare in profondità i suoli e ritardare un poco la
maturazione dell’uva.